Capitanata da un giovanotto ricciolone e irruente e da una bionda aggressiva, anche se non più giovane, la nave dei corsari fronteggia quella della Marina inglese e la sconfigge a suon di canzoni. L'occasione è un pretesto per prendere bellamente in giro la sussiegosità delle istituzioni militari inglesi, e, soprattutto, ridicolizzare gli eccessi della disciplina e dell'educazione perbenistica.