Il barone Mario di Villalta torna a Napoli dopo aver passato molti anni in Venezuela. Assume come segretario il giovane Nino, studente all'ultimo anno di liceo senza un soldo e confidente di un boss della camorra. Salta fuori che Nino è in realtà un suo figlio, non riconosciuto, che ebbe poco prima della sua partenza. Regia, sceneggiatura, fotografia e montaggio sono pressoché inesistenti. Non bastano le canzoni di Nino D'Angelo.